Qualche tempo fa, ho raccolto la testimonianza di un figlio, che mi raccontava con molto fervore, il suo quasi non rapporto col padre, mi diceva che nonostante fosse diventato adulto e a sua volta genitore, covava ancora nei confronti di suo papà, una rabbia che non riusciva a lenire. Mi raccontava la sua fase adolescenziale, con un padre buono, onesto, ma dal quale non aveva mai ricevuto una gesto di incoraggiamento e di fiducia, mi confidava che ancora oggi a distanza di molti anni, questa cosa gli creava dei problemi, si sentiva un fallito, uno che non era capace di fare nulla di buono, tantè che ammetteva di avere fatto innumerevoli errori nella propria vita, ma una buona parte dei suoi fallimenti, li attribuiva al fatto di aver inseguito delle chimere, con il solo e semplice obiettivo, di avere un consenso da suo padre. Voleva dimostrargli di saper fare cose, magari anche fuori della sua portata, per impressionarlo, stupirlo finalmente almeno una volta, senza rendersi veramente conto che intraprendeva strade a lui non congeniali e che lo avrebbero portato poi, a fare uno sbaglio dietro l'altro e dei quali avrebbe pagato di persona le conseguenze.
Mi diceva che gli è mancata molto la fiducia di suo padre, mai un bravo, mai una pacca sulla spalla, mai un ... dai che ce la fai, per lui contava solo che la gente non avesse a che dire, ma della sua felicità non si preoccupava mai, ma diceva di non essere mai riuscito a dire apertamente a suo padre che questa situazione lo faceva stare male e si riproponeva di non commettere coi propri figli lo stesso errore, " non avranno mai bisogno di parlare, li capirò da solo, li incoraggerò in tutte le loro scelte e gli farò sempre sentire che io sono e sarò sempre dalla loro parte" diceva, facendo a mio parere un altro errore altrettanto grave a quello di suo padre, uno, non chiedersi e non aver chiesto mai a suo padre, il perchè di tale comportamento, due, il solo pensare che una volta genitore, non avrebbe commesso errori coi propri figli, è già di per se un errore. E' vero che un genitore, il malessere di un figlio lo dovrebbe leggere negli occhi e non ascoltare dalle parole, perchè molte volte i figli , non riescono a dire ai propri genitori, ciò che li disturba e li angoscia, ma è altrettanto vero che è molto difficile capire ciò che non viene trasmesso e che in qualche modo, viene filtrato e criptato dalla differenza generazionale.
Ciao da ... Dottor Zampy
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